Per coloro che sono abituati a vedere i moderni Bedlingtons, toelettati come agnellini, questo libro risulterà scioccante. Apprendere
notizie su uno dei terriers più game mai esistiti, tanto che in passato era considerato l’ideale per un cane da tana, può significatamene
farci comprendere i cambiamenti avvenuti all’interno dei circuiti espositivi. In “The Working Bedlington” troviamo figure come il
leggendario George Newcombe, un uomo che ha dedicato la vita alla selezione e rinascita del Working Bedlington, tanto da non esitare ad
incrociare i suoi cani con altri terriers da lavoro, pur di ridare linfa e qualità ad una razza in decadenza. Tale scelta lo ha portato a
separarsi dal club pur di perseguire il proprio scopo. Oggi i suoi Rillington Bedlington sono visti dai puristi come cani eccezionali, ma
il Kennel Club li considera meticci!!! Si può affermare che ai nostri giorni esistono ormai due tipi di Bedlington: uno con tratti del
Levriero e del Barboncino, più gracile ed elegante ma che del terrier ha poco ed è il Bedlington ufficialmente riconosciuto, e un altro
con caratteristiche differenti dove si può notare più potenza e struttura, dovuta alla ricerca delle vecchie linee miscelate con i
Working Terriers attuali. Per gli appassionati dell’insolito e della storia delle razze, questo libro apre porte che la cinofilia ufficiale
preferirebbe tenere chiuse e che ci fa comprendere l’assurdità dell’involuzione delle razze da lavoro, portate al regresso totale. Quello
che in passato era il terrier per eccellenza, utilizzato per la creazione di molti altri tipi da lavoro, oggi è costretto ad attingere
sangue nuovo per poter ritrovare la propria identità di lavoratore.
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